NEWS

La provenienza delle piume e il modo in cui vengono prelevate è il tema su cui poniamo l’attenzione.

Ne parliamo con Andrea Molina, produttore e rappresentante dell’Associazione europea piume e piumini.

 

Andrea Molina Intervista ad Andrea Molina

 (European down and feather association)

 

 Da dove provengono le piume per gli imbottiti?

«Tutte le piume usate a questo scopo sono un sottoprodotto dell’industria alimentare.

Questo vuol dire che provengono esclusivamente da oche e anatre allevate per la loro carne: le loro piume vengono   recuperate dopo la macellazione. Non a caso i   principali paesi di fornitura sono quelli in cui è tradizione consumare questi animali, cioè Ungheria, Polonia, Francia, Europa e Cina». 

 

 Quindi non è vero che le oche vengono anche spiumate a vivo con sofferenza?

«Non escludo che ci possano essere in commercio imbottiti che provengono da pratiche non etiche o dolorose per gli animali. Ma per le caratteristiche del mercato delle piume, che lavora con produzioni di  migliaia di tonnellate di materiale, questa è una possibilità molto remota. Le piume vengono raccolte principalmente in macelli industriali di grandi dimensioni, dove gli animali sono macellati molto giovani, quando ancora non hanno fatto la muta. Diventa quindi altamente improbabile pensare che le piume possano provenire da questo genere di spiumaggio. Direi che nel 99% dei casi si può escludere l’approvvigionamento delle piume da animali vivi. Ci sono poi alcuni standard di tracciabilità volontari, come Down Standard, che certificano con diversi gradi di elasticità l’etica della filiera, dal non utilizzo di piume provenienti da animali vivi, al non uso di piume provenienti da oche allevate ad alimentazione forzata, come quelle per la produzione di foie gras. Il consumatore può cercare queste certificazioni in etichetta o chiederle al produttore".

 

  L’etichetta è importante per capire la qualità del prodotto?

«Assolutamente. E va sempre controllata. Ѐ  il primo elemento che indica la qualità e la composizione: più è alta la percentuale di fiocco o piumino rispetto a quella della piuma, migliore è il prodotto. Un altro fattore determinante, anche se non sempre viene indicato, è il “fil power”, cioè il volume riempito dal fiocco. Più è alto questo valore, migliore è la performance termica del prodotto".  

S.O.